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INTOLLERANZA E ALLERGIA AL LATTE

L’intolleranza al lattosio è l’incapacità dell’organismo di metabolizzare il lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte, a causa della carenza di un enzima,  la lattasi, che scinde il lattosio in zuccheri semplici che vengono poi assorbiti dal tratto gastrointestinale, in altre parole che serve per digerire lo zucchero tipico del latte e dei latticini. Si sviluppa spesso in età avanzata. Non bisogna comunque dimenticare che non esiste una dose-soglia valida per tutti e che quindi la tolleranza al lattosio è assolutamente soggettiva.

L’allergia al latte invece si differenzia dall’intolleranza al lattosio in quanto non si tratta di un deficit enzimatico, ma di una vera e propria allergia alle proteine, in particolare alle beta-lattoglobuline  | www.allergie-intolleranze.it

E’ la sensibilizzazione alimentare più diffusa nei primi anni di vita e tende a scomparire tra il secondo e terzo anno di vita. Nell’adulto permane solo in casi rari; le persone che ne soffrono sviluppano anticorpi contro alcune sue proteine; per questo motivo, dopo la prima esposizione, l’ingestione di piccolissime quantità di questo alimento o dei suoi derivati è sufficiente per scatenare una reazione allergica potenzialmente grave.

In entrambe in casi è sicuramente necessario un tempo di astinenza da lattosio, monitorato in tempi e modalità dal proprio medico.

 

CONSIGLI PRATICI

Non esiste un’associazione che rilasci un marchio di garanzia e un prontuario a cui fare riferimento come avviene per la celiachia. E’ bene quindi controllare sempre gli ingredienti che si vanno a utilizzare dedicando la giusta attenzione alle etichette. I derivati dal latte in senso ampio sono:  i formaggi (sia freschi che stagionati), il burro, la panna, il mascarpone, lo yogurt. E quindi, indirettamente, è bene fare attenzione al  latte in polvere, il lattosio, il siero di latte, il latticello e la caseina.

Il latte e i suoi derivati si trovano molto spesso in molti preparati, anche fuori sospetto, come cereali per la prima colazione, pane, focacce, ravioli, gnocchi, insaccati (prosciutto cotto, mortadella,wurstel), piatti pronti, surgelati, merendine, budini, caramelle.

I rischi di contaminazione sono molto ridotte quindi valgono le classiche  regole di igiene.

Esistono in commercio prodotti che in modo esplicito indicano senza latte o lattosio e questo facilita sicuramente la vita.

 

DISCLAIMER: i consigli e le informazioni contenute in questo sito devono intendersi come una guida generale al corretto comportamento alimentare per chi è affetto da allergia o intolleranza al latte. Questo sito non può in nessun modo sostituire le cure prescritte dal medico. E’ indispensabile consultare uno specialista prima di iniziare qualsiasi programma nutrizionale.